martedì 21 dicembre 2010

I PERSONAGGI #3

RAUL GONZALEZ BLANCO
Ne "Il Pianista" di Polanski le note suonate dal protagonista della più bella musica di sempre, ovvero "Al chiaro di luna" di Beethoven, accompagnavano la tragica realtà dei campi di concentramento. Raul in Bundesliga è come una meravigliosa musica suonata in un luogo dove apparentemente questa non dovrebbe essere, un privilegio per chi può sentirla o vederla. Raccontare la carriera di uno dei più grandi calciatori degli ultimi 20 anni è un esercizio senza senso. Bastino le 550 presenze in campionato col Real condite da 228 goal oppure le 69 reti nella sola Champions League.
E' straordinario quanto la carriera di Raul assomigli a quella di Del Piero. Il talento, l'esplosione da giovanissimo, il fisico minuto, la correttezza, l'umiltà, l'amore e la fedeltà per un'unica squadra, il crollo, gli infortuni, la rinascita.
Solo una piccola grande differenza. Alla Juve non è arrivata nessuna navicella spaziale, nessun Galacticos è atterrato. A Madrid sì, e come una scarpa vecchia si è buttato via il giocatore più importante della STORIA del club.
E così, dopo oltre 700 partite e 350 goal si ricomincia a 33 anni. Si riparte dalla Bundesliga, si fa quello che si è sempre fatto. Due triplette, un cucchiaio da pelle d'oca, una strana coppia col lungagnone sgraziato Huntelaar. Le note di Beethoven risuonano in Bundesliga. A suonarle le dolcissime mani di un fuoriclasse, di un artista, mani che per un curioso scherzo della Natura hanno la strana forma di un piede.

lunedì 20 dicembre 2010

I PERSONAGGI #2

OSARIEMEN EBAGUA
Non avrei mai detto che per trovare un piccolo clone di Didier Drogba avrei dovuto cercare nella Serie B italiana. Eppure quello che sta mostrando quest'anno il nigeriano Ebagua è davvero straordinario. Se vogliamo essere pignoli, Ebagua sta addirittura facendo meglio dell'ivoriano se pensiamo che a 24 anni Drogba era solo un talento grezzo di una squadra minore francese, il Guincamp. Due anni dopo l'esplosione al Marsiglia e poi, vabbeh, si sa.
Ebagua viene dal nulla più assoluto. Portato in Italia dal Torino a soli 18 anni naviga per anni in piccole squadre del nord di serie C, tra l'altro anche a Novara... Poi l'anno scorso 12 goal con il Varese tra cui 2 ai playoff promozione. Ma è quest'anno che sembra finalmente essere esploso. Del resto l'esplosione sembra riguardare l'intero Varese, squadra straordinaria con un allenatore meraviglioso, Beppe Sannino,vero esempio di sport, umiltà e capacità, meriterebbe un post a parte. Non è un caso che lassù ci siano 2 neopromosse che hanno avuto il coraggio di non cambiar quasi nulla. Io le vedo in lotta fino alla fine, anche il Varese.
Di Ebagua quello che sorprende è una inimmaginabile capacità tecnica che lo ha portato ad esempio a firmare 2 dei più bei goal visti finora in questa stagione, una rovesciata devastante e un tacco al volo alla Zola. Per il resto potenza fisica, capacità di tener palla e sinistro magari non potente come quello dell'altra perla della Serie B, Gonzalez, ma comunque interessante. E soprattutto, come tutti gli africani, come il suo clone Drogba, quella sensazione che si può migliorare, che ci si può sgrezzare, che di punto in bianco, da una stagione all'altra, si si può riscoprire campioni.

martedì 7 dicembre 2010

I NUOVI ( E VECCHI) BOMBER DELLA B


La Serie B è un campionato che ogni anno mette in luce nuovi e vecchi bomber. Da giovani promesse ad attaccanti di categoria, da vecchi bucanieri della Serie A a giocatori che azzeccano la stagione della vita si trova sempre un pò di tutto. Sta a un buon osservatore di calcio capire qual è il vero valore di ogni giocatore e riuscire a "proiettarlo" in Serie A.

Tra la prima categoria, quella delle giovani speranze, quest'anno il piatto piange. L'unico vero e proprio crack sembra l'argentino Gonzalez, autentico mattatore dello straordinario Novara. Velocità, tecnica, potenza, intelligenza di gioco, sembra davvero un potenziale fuoriclasse. Anche il suo partner Bertani potrebbe rientrare in tale categoria, ma l'età (29) sembra andargli contro.

Tra gli attaccanti di categoria da segnalare Cacia, ormai credo bruciato per la Serie A , l'ottimo Coralli, la vipera Mastronunzio(che forse una prova nella massima serie la merita), Elvis Abbruscato che di possibilità di sopra ne ha avute moltissime senza mai sfruttarne una.Stesso discorso per Calaiò e, forse, per Bianchi, a mio parere il miglior attaccante del campionato ma tranne l'anno di Reggio, deludente in A. Venuti a svernare per giocare forse le loro ultime cartucce la coppia goal dell'Atalanta Tiribocchi e Doni e il reggino Bonazzoli che dopo stagioni praticamente tutte all'asciutto è incredibilmente esploso quest'anno. Potrebbe infatti anche entrare di diritto nell'ultima categoria, quella dei giocatori alla stagione della vita. Senz'altro è così per l'incredibile Succi, attaccante completo letteralmente trasformato dal ritorno a Padova oppure la punta del Cittadella Piovaccari, scopertosi bomber da un momento all'altro. Più che merito suo, sembra invece essere una prerogativa delle punte della squadra di Foscarini. Due anni fa stagione incredibile di Meggiorini, l'anno scorso ancora più devastante di Ardemagni, ora Piovaccari. Tutti e 3 hanno vissuto la loro migliore stagione a Cittadella a testimonianza che forse è l'ottima struttura di gioco dell'allenatore ad esaltare la punta centrale.

Per finire altri nomi da tenere a mente quelli di Larrondo, Dionisi, il "nuovo Toni" Omar Torri.